Gli Sherden, uno dei misteriosi popoli del mare

Gli Egizi li chiamavano i Popoli del Grande Verde, ma sono passati alla storia come i Popoli del Mare, comparvero sul delta del Nilo all’epoca del Faraone Ramsete II, spargendo terrore e distruzione. Gli archeologici stanno ancora studiando la loro provenienza: chi erano? Da dove venivano? Perché sono scomparsi dalla storia?

Un’ipotesi molto affascinante ritiene che gli Sherden, forse il più importante di questi popoli invasori provenienti dal mare, fossero in realtà gli antichi Sardi, espressione della civiltà nuragica fiorita in quell’epoca in Sardegna, crocevia di traffici importanti nel Mediterraneo centrale e occidentale.

Secondo questa ipotesi, che vede i Popoli del Mare come di provenienza occidentale, essi partirono dalle Baleari, dalla Sardegna, dalla Corsica e dalla Sicilia. Da queste isole si spostarono in Grecia, in particolare nel Peloponneso e da qui ancora sulle coste della Turchia odierna, fino ad arrivare in Palestina ed Egitto. Contro questa tesi ci sono i sostenitori dell’ipotesi orientale: gli Sherden e gli altri popoli orientale avevano origine nell’Anatolia e son da identificarsi con i popoli Hittiti e Mitanni, che dominavano l’alto Iran e l’Anatolia in quel periodo. Una terza ipotesi li colloca in Mesopotamia e li fa discendenti della mitica città di Ur. Da lì mossero fino alle sponde occidentali del Mediterraneo in seguito a una catastrofe climatico-ambientale, per poi tornare alle loro terre natie, entrando in conflitto con il Faraone.

La teoria più interessante è quella che identifica gli Sherden, i più temuti e rispettati, con i Sardi. Essi tornarono all’assalto dell’Egitto, allora la nazione più forte e più ricca del Mediterraneo, iniziando a muoversi per terra per mare. Dotati di un copricapo con le corna gli Sherden misero a ferro e fuoco il delta del Nilo, finché però non furono scacciati. Nelle iscrizioni di Ramsete III e nel tempio di Medinet Habu è ricordata questa grande vittoria: egli cita uno per uno i popoli vinti, com’era abitudine fare da parte dei re vittoriosi.

Gli Sherden erano grandi navigatori, esperti nella costruzione di navi d’altura, conoscitori dei venti e dei ripari naturali, in grado di mettere in difficoltà più di una difesa costiera. Secondo alcune ipotesi essi – durante la seconda invasione -facevano parte della guardia reale del Faraone e mediarono contro gli assalitori, giunti a migliaia in Egitto, dopo aver distrutto altre civiltà tra cui quella minoica. Ma in realtà non ci sono molte altre testimonianze a favore di questa concordanza. Molto più interessante è lo studio che mette in collegamento i Sardi con gli Etruschi, anche loro annoverati tra i popoli invasori, come in una grande coalizione occidentale. L’assonanza col nome Sherden suggerisce più di una coincidenza, è vero, ma gli storici pensano comunque che al di là del nome essi fossero insediati nell’isola, prova ne siano i bronzetti attribuiti alla civiltà nuragica, simili ai soldati raffigurati nelle iscrizioni egiziane.

È d’obbligo comunque mettere il condizionale, l’assonanza linguistica non basta a risolvere un problema che sembra affondare più nel mito che nella storia.