I cibi che dovremmo evitare di mangiare
Ti sei mai chiesta cosa mangi ogni giorno? Perché se la domanda può sembrare banale, la risposta non lo è. Innanzitutto cosa sai veramente dei cibi raffinati e trasformati che ogni giorno prepari? Sei abituata a leggere le etichette dei prodotti, prima di metterli nel carrello del supermercato? Chiedi informazioni sulla loro provenienza oppure ti preoccupi solo del prezzo e del gusto? Bene, se non ti fai queste domande, se non ti abitui a dare risposte, non farai altro che dare del dispiacere al tuo corpo. Attenzione, voglio dire una cosa: qui non sto parlando dei classici cibi messi alla berlina da tutte le guide, i dietologi, i medici e i maniaci della forma. Lo sappiamo tutti che mangiare troppo grasso, troppo dolce, troppo salato, troppo fritto fa male. E non è nemmeno salutare rinunciare al giusto apporto di calorie, anche sotto forma di zuccheri complessi e di grassi polinsaturi. La misura sembra regnare sovrana: eppure voglio elencarti almeno 5 alimenti che proprio dovresti evitare di mangiare.
Dolcificanti diversi dallo zucchero: ecco un classico esempio di alimento vituperato per motivi diversi da quelli per cui dovrebbe preoccupare. Si dice che l’aspartame sia cancerogeno, ma mentre non ci sono ricerche sufficienti per escluderlo o stabilirlo, c’è una cosa più importante di cui tenere a mente. Anche se i dolcificanti si prendono in bassa dose, dolcificano più dello zucchero. L’effetto negativo non riguarda il peso, ma l’assuefazione a un dolce più intenso, che inibisce il cervello dall’apprezzare il dolce normale, compromettendo un po’ il sapore e spingendo l’organismo a cercare sapori dolci sempre più intensi. E’ stato provato che le persone che consumano meno dolcificanti artificiali, hanno più energia e ricercano meno il dolce. Gli zuccheri, ricordiamo, sono i principali vettori dell’ingrassamento, perché se non consumati immediatamente o con una vita fatta di movimenti, si depositano trasformandosi in grasso.
Margarina: in tanti si ostinano a credere che la margarina sia un valido sostitutivo del burro, questo perché il burro è notoriamente grasso. Ma la brutta notizia è che la margarine contiene alte percentuali di grassi transgenici, pericolosi per la circolazione, in quanto innalzano i livelli di colesterolo cattivo nel sangue. In Italia il consumo non è molto diffuso, ma evitate di mangiare fast-food, perché in genere trovate dei grassi da frittura veramente pietosi. Meglio un fondo di olio extra vergine d’oliva, decisamente. E del burro in modiche quantità, se proprio dovete usarlo.
Cibi tipo piatti pronti surgelati, non perché siano nocivi, ma perché è molto meglio preferire i cibi freschi (le verdure surgelate invece non rientrano in questo tipo di discorso).
Da evitare come la peste qualsiasi tipo di carne processata e trasformata in modo che duri mesi, con trattamenti chimici differenti da quelli naturali (essiccata e salata). Motivo? Beh, provate a lasciare la carne fresca oltre 3 giorni in frigorifero. Nonostante la bassa temperatura andrà a male. Ma questo è un comportamento naturale, è un bene che ci sia questa deperibilità, perché è funzionale alla vita. Immaginate che razza di agenti conservanti debba contenere e con quali procedimenti possa essere prodotta una carne fatta per durare 2 anni. Evitare, please. Anche i wurstel, al di là della presenza del nitrito di sodio, andrebbero assolutamente evitati.
Lo yogurt: spesso viene presentato come alimento panacea in grado di far dimagrire, perché il suo aspetto e la sua consistenza trasmettono l’idea di leggerezza, ma non è così. L’occhio vuole la sua parte, ma è tremendamente ingannevole.
Gli yogurt alla frutta sono naturalmente grassi, zuccherati e quindi calorici. Meglio lo yogurt magro, anche se insapore, o comunque quello con ridotto contenuto di zuccheri. Ricordate sempre la regola aurea: le etichette dei supermercati si fanno attirare per la dicitura “light” con basso contenuto di grassi. Ma non sono i grassi i primi responsabili dell’ingrassamento, bensì gli zuccheri, che l’organismo mette da parte sotto forma di grasso, perché non li utilizzate immediatamente.
Questo concetto è decisivo per farvi capire come funziona il meccanismo del dimagrimento e dell’ingrassamento. Ecco perché è possibile dimagrire mangiando quasi ogni giorno un piatto di spaghetti al pomodoro. Basta diminuirne la porzione ed evitare di aggiungere altri zuccheri (sotto forma di carboidrati, come il pane).
Le bevande gassate: da ultimo la classica bibita da bar o da frigorifero di cui abitualmente facciamo scorta. Il dato molto interessante è che la più famoso di esse, oltre a possedere altri marchi dello stesso tipo, è quella più attiva a livello commerciale, tanto che può essere definita il marchio più famoso del mondo.
Da ultima la sua intelligente operazione di personalizzare le bottigliette e le lattine, ha spinto in alto ulteriormente le vendite, contro la sua naturale rivale americana. Inutile fare nomi, però sappiate che tutte le bevande gassate sono contraddistinte da un elevato livello di zucchero. Sono quindi pericolose perché le prime responsabili dell’accumulo di adipe.
Nelle donne gli strati di grasso si accumulano in genere sul fondoschiena e nei fianchi e sono fonti di notevoli preoccupazioni, circa il proprio aspetto. In generale ingrassare fa malissimo all’organismo. E’ stato dimostrato che il grasso viscerale si comporta come un vero e proprio organo nocivo, con implicazioni negative sul tante funzionalità. Poi c’è un fattore di stress: una cattiva linea comporta una diminuzione della propria autostima e un innalzamento dello stress, che induce un ulteriore diminuzione del proprio valore. Le donne si sentono meno attraenti, si vergognano, coprire i fianchi larghi diventa la prima preoccupazione ossessione anche nella scelta dell’abbigliamento. E vale lo stesso per gli uomini. Alti livelli di stress portano ricadute negative sulla pelle, i capelli, l’umore in generale. Tutto per avere esagerato con gli zuccheri.
Il segreto per un’alimentazione sana, dunque, sta nel riequilibro e nel dosaggio tra le singole tipologie di cibi. Abbiamo bisogno di zuccheri, di grassi, di proteine, di calorie insomma, per mandare avanti il nostro metabolismo. Ma oltre quello il consumo va misurato rispetto all’attività fisica supplementare. Se abbiamo una vita sedentaria, nella quale non consumiamo nulla in eccesso rispetto al metabolismo basale, è tassativo limitare gli zuccheri. In generale, dosando questi si risolvono tantissimi dei problemi, tenendo conto che nella definizione rientrano tanto gli zuccheri semplici a immediata combustione, tanto quelli complessi (es.: pane e pasta), tanto quelli fermentati in alcool (che contiene numerose calorie).