Curiosità su Cristoforo Colombo
Cristoforo Colombo è considerato unanimemente lo scopritore dell’America. Il 12 ottobre 1492, la vedetta Rodrigo de Triana avvistò per primo una striscia di terra, dopo 3 mesi di navigazione. Colombo, ammiraglio di origini genovesi, che agiva su mandato della corona di Spagna, da poco unificata, era convinto di essere arrivato sulle sponde dell’Asia, in particolare vicino al Giappone. In realtà aveva messo piedi a San Salvador, nei Caraibi. Ecco alcune curiosità interessanti sul suo conto.
Cristoforo Colombo nacque a Genova nel 1450 o 1451 che allora era una repubblica indipendente. Suo padre commerciava in lana e aveva un piccolo allevamento di pecore, vendeva anche il formaggio. La Spagna e in particolare Barcellona contende la nascita di Colombo, dicendo che era in realtà Cristobal Colon, tanto che la Marina Spagnola, durante l’epoca tra le due guerre, gli intitolò un incrociatore.
Era il fratello maggiore di una famiglia numerosa. Sua madre Susanna Fontanarossa era figlia di un mercante di lani, aveva fratelli e sorelle. Bartolomeo fu coinvolto nelle sue spedizioni.
Marinaio esperto, Colombo era un maestro nella navigazione in mare aperto. A 19 anni compì il primo viaggio su una nave mercantile diretta nel Mare Egeo. Pochi anni dopo sapeva già governare una nave.
Cattolico convinto era persuaso dall’idea che la Chiesa dovesse civilizzare il mondo, anche se non lo si può considerare un capostipite ideologico del colonialismo, che si è sviluppato in seguito alle sue scoperte.
Di statura era moderatamente alto per il periodo, pallido in volto, occhi chiari e biondo. Divenne comunque grigio già dopo i 30 anni.
Attirato dall’avventura e dal commercio si spostò in Portogallo, allora una delle monarchie più attive in Europa, insieme al fratello Bartolomeo. Fabbricava e vendeva libri in particolare di mappe e geografia.
Durante l’epoca di Colombo non è vero che si pensasse che la Terra fosse piatta. L’esperienza di navigazione offriva ai marinai la certezza fisica e visiva della rotondità del pianeta. Però non si conosceva l’ubicazione dell’America e semplicemente non si sospettava l’esistenza di un continente intermedio tra Asia ed Europa. L’Oceano Atlantico era semplicemente conosciuto con il nome di Mar Oceano. Alcuni accademici specularono che Colombo avesse ricevuto informazioni segrete da un timoniere sconosciuto, ma le biografie più credibili smentiscono questa informazione.
La scoperta di Colombo ha cambiato la storia dell’umanità: l’Italia ha perso il suo ruolo centrale e così il Mediterraneo, fino all’apertura del Canale di Suez. L’Europa ha conosciuto un secolo di razzie e ricchezze, ma anche di grandi deforestazioni necessarie per costruire le navi. Il periodo immediatamente successivo all’arrivo degli Europei in Centro e Sud America ha comportato la perdita di almeno 5 milioni di nativi. L’Africa è diventata un grande mercato di schiavi, necessari a lavorare le nuove terre conquistate. In positivo abbiamo importato nuovi alimenti, alcuni dei quali oggi fanno parte della nostra cucina.
Quando mise piede nelle Bahamas Colombo pensava di essere in Giappone. In realtà queste due isole sono distanti tra loro quasi 13.000 km. In generale Colombo non si era reso conto della grandezza reale del nostro pianeta.
È un fatto abbastanza notorio che Colombo non fu il primo europeo a raggiungere le coste del continente americano. I Vichinghi prima di lui navigarono dalla Groenlandia verso Terranova.
Le isole più a sud che raggiunse ancora oggi sono chiamate Indie Occidentali, perché pensava di poter raggiungere l’India andando da occidente verso oriente. Conseguentemente gli abitanti originari di questo continente furono chiamati erroneamente indiani.
Colombo acquisì dapprima grande prestigio e lauti guadagni, essendo nominato viceré di ogni terra conquistata e scoperta. Ma fini in disgrazia, persino in carcere e scrisse un diario di doglianze, chiamato libro dei privilegi, nei quali si lamentava delle mancate promesse della corte di Valladolid.
Colombo non si limitò a visitare quelle oggi conosciamo come Antille, piccole e grandi, ma si spostò anche verso il sud America, in particolare raggiungendo le coste del Venezuela. Incontrando le foci dell’Orinoco pensò di essere di fronte al giardino terrestre.
Le popolazioni indigene furono fin da subito schiavizzate dagli spagnoli. Come conseguenza dell’impresa di Colombo la Spagna divenne immediatamente il regno più potente del mondo. Il dominio spagnolo si protrasse per un secolo e mezzo, fino a quando non fu superato da quello inglese, a sua volta alimentato dal colonialismo nel Nord America.
Colombo sapeva che la terra era sferica, ma non credette mai di aver scoperto delle nuove terre. Era convinto fino all’ultimo di essere approdato in Asia e che la terra avesse in qualche modo la forma di una pera. Il che lo fece oggetto di derisione in Europa. Fu ingannato dalla credenza che l’Oceano fosse più piccolo, derivata dai resoconti dei marinai arabi, e dalla lettura de Il Milione di Marco Polo che descrivendo la vastità della Cina, probabilmente aveva esagerato con le distanze.
Negli USA si festeggia ogni anno il Columbus Day dedicato alla sua figura e in particolare agli immigrati italiani. Si chiama Columbia un importante fiume della parte occidentale degli USA. Il distretto di Columbia è la divisione storico-amministrativa dove sorge la capitale Washington, che oggi è effettivamente conosciuta con il nome completo di Washington, D.C.. Colombia è il nome di un paese del Sud America. A lui sono dedicate piazze, vie, scuole e persino aeroporti.
Nonostante l’immediata associazione tra indiani e cavallo, quest’ultimo fu importato da Colombo. In cambio dei cavalli gli indigeni smerciavano tabacco, creando le condizioni per le prime dipendenze da nicotina nel vecchio continente.
Colombo raggiunse l’America a bordo della Nina, della Pinta e della Santa Maria, le famose tre caravelle. La nave ammiraglia era la Santa Maria, ma Colombo non era affatto contento della sua direzionali, era lenta e pesante e si incagliò la notte di Natale del 1492. Era lunga 27 metri.
Colombo fece 4 viaggi in America: nel 1492, nel 1493, nel 1498, nel 1502. Lo scopo era quello di aprire sempre più rotte commerciali, sicure e facili da navigare. Da Colombo viene però fatta partire la storia moderna e in generale l’Epoca delle Grandi Esplorazioni, che coinvolse molti navigatori ed esploratori italiani.