Gesù aveva fratelli e anche un gemello?

Sulla famiglia allargata di Gesù di Nazareth si sono fatte molte supposizioni. Tra quelle più accreditate, tra chi non riconosce l’immagine di figlio unico spesso perpetrata dalla Chiesa o comunque dalla pubblicistica cattolica, è che avesse dei fratelli tra gli stessi discepoli. È perfettamente plausibile che per i tempi non fosse affatto figlio unico, visto che i figli rappresentavano una ricchezza e non c’erano metodi di controllo delle nascite evoluti come quelli che conosciamo noi.

Ma è possibile che Gesù fosse il fratello di Giovanni Battista, la voce che predica nel deserto, colui che lo ha preceduto? Per i Vangeli il Battista – come sappiamo – è un cugino di Gesù e probabilmente al tempo è la figura maggiore tra quella dei progetti. Ma chi erano i profeti? Essi erano dei leader a metà tra il religioso e politico, che annunciavano il ritorno del regno di Israele attraverso la venuta del Messia. Questo pensiero messianico si era diffuso a causa delle continue dominazioni straniere che aveva dovuto sopportare il vecchio regno giudaico. All’epoca di Cristo l’intero oriente era entrato nell’orbita di Roma, che se non esigeva osservanza religiosa al culto dei suoi dei pagani, chiedeva obbedienza all’imperatore e soprattutto il pagamento delle tasse. Era quindi normale che in quel tempo ci fossero leader disposti a farsi interpreti delle aspirazioni di libertà delle classi più danneggiate dal dominio romano.

Un gemello di Gesù

Alcune teorie – tornando a Gesù – suggeriscono che egli non avesse solo fratelli, ma persino un gemello e che la storiografia non ufficiale dei vangeli abbia operato una sorta di riscrittura postuma, fondendo i due personaggi in uno. Nella storiografia antica accade di frequente: casi di sdoppiamento sono presente – per esempio – nei fasti consolari romani; in alcuni casi imprese avvenute a distanza anche di una generazione, vengono attribuite a uno stesso personaggio per creare una sorta di continuità storica all’interno della propria gens. Quindi non era infrequente in un’epoca quasi del tutto priva di registrazioni ufficiali. Della genealogia terrena di Gesù si sa poco: i nonni materni non vengono menzionati nella Bibbia, tuttavia nei vangeli apocrifi (in particolare in quello di Giacomo) appaiono Gioacchino e Anna, come genitori di Maria, ai quali viene annunciato il futuro. Il nonno paterno è menzionato nei vangeli canonici: Matteo lo chiama Giacobbe, mentre Luca da al padre di Giuseppe il nome di Elia. Dello stesso Giuseppe sappiamo bene poco: pare fosse un operaio edile, un addetto alle costruzioni più che un falegname e viene trattato quasi di sfuggita nel Nuovo Testamento. O è morto giovane (possibile visto l’indice di sopravvivenza dei tempi) oppure era ritenuto troppo ingombrante in seguito all’accettazione del culto di Maria. Spesso nelle rappresentazioni sacre Giuseppe viene sempre presentato come un anziano falegname, con la barba folta e l’aspetto serio, innocuo, quasi a voler sottolineare la verginità di Maria. Nella realtà doveva essere molto giovane, così come Maria.

Cosa dicono i vangeli apocrifi

I vangeli apocrifi parlano spesso dei fratelli di Gesù e si può pensare che egli ne abbia avuti 4: Giacomo, Giuseppe, Giuda Tommaso e Simone più alcune figlie, ritenute meno importanti da menzionare, per il tipo di società allora presente. Seguendo la teoria che avesse fratelli e sorelle si può ritenere che tra essi ci fosse un gemello? Questi potrebbe essere Giuda Tommaso detto Didimo? In greco “didimo” sta proprio per fratello gemello (si pensi al fatto semplice e banale che didimo è il “testicolo”, che non va mai solo). La tradizione gnostica del primo secolo ritiene che era fisicamente identico al Messia. Inoltre “Tommaso” non è un nome, ma un soprannome che significa “gemello” in aramaico. In Giovanni Tommaso appare come l’apostolo dubbioso, chiamato appunto anche Didimo. In questa posizione di “fratello” appare in altri vangeli apocrifi.