Stonehenge è da secoli uno dei più grandi enigmi archeologici dell’umanità. Situato nel cuore del Wiltshire, in Inghilterra, questo monumento megalitico continua a suscitare domande che restano in larga parte senza risposta: chi lo costruì? Con quale tecnologia furono sollevate le sue colossali pietre? A cosa serviva davvero?
Nonostante decenni di scavi e analisi, la sua funzione ultima resta ancora incerta. È proprio questa ambiguità a renderlo affascinante: un luogo dove convergono sapere, mito e simbolismo.
Cosa sappiamo con certezza
Le più recenti ricerche archeologiche datano la costruzione di Stonehenge attorno al 3000-2500 a.C., durante il tardo Neolitico. L’intero complesso si sviluppa in più fasi, su un’area dalla topografia cerimoniale marcata, disseminata di tumuli funerari.
Il cerchio principale è formato da due tipi di pietre: le più grandi, chiamate sarsen, e le più piccole, note come “pietre blu” (bluestones).
La disposizione dei blocchi, secondo schemi geometrici precisi, suggerisce un’elevata conoscenza tecnica e un’intenzione rituale condivisa.
Come è stato costruito
I blocchi più pesanti pesano fino a 26 tonnellate. Le pietre sarsen, un tipo di arenaria silicea, sono state recentemente identificate grazie a tecniche geochimiche avanzate (XRF) come provenienti da West Woods, nei Marlborough Downs, a circa 25 km di distanza.
Ancora più sorprendente è l’origine della “Pietra dell’Altare”, una pietra blu centrale che proviene dalla Scozia nord-orientale, a oltre 700 km: un trasporto che suggerisce una motivazione simbolica forte. Il sollevamento, il trasporto fluviale e l’incastro dei megaliti richiesero una manodopera esperta e organizzata, non schiavi, ma artigiani e costruttori specializzati.
A cosa serviva Stonehenge? Le ipotesi principali
Il mistero più grande di Stonehenge riguarda la sua funzione. Diverse ipotesi, a volte convergenti, tentano di interpretarne il significato:
- Osservatorio astronomico: l’allineamento di alcune pietre con il sole durante i solstizi suggerisce una funzione legata al calendario agricolo e ai cicli celesti.
- Luogo rituale e funerario: numerose sepolture e resti cremati rinvenuti nell’area indicano l’uso come spazio cerimoniale per onorare gli antenati.
- Spazio di unione interregionale: secondo un recente studio dell’University College London, il sito riflette un progetto di cooperazione tra popolazioni diverse della Gran Bretagna. La provenienza eterogenea dei resti umani e la simbologia delle pietre trasportate da lontano suggeriscono una funzione politica o spirituale condivisa.
- Portale simbolico: alcuni studiosi interpretano il percorso tra le pietre come un itinerario tra la vita e la morte, un passaggio sacro destinato a celebrare il ciclo esistenziale.
- Ipotesi speculative: il mistero di Stonehenge ha attratto anche spiegazioni alternative, dalla teoria delle linee energetiche fino a ipotesi extraterrestri. Queste visioni, pur prive di fondamento scientifico, fanno parte del suo immaginario popolare.
Il solstizio e il sole di mezza estate
Il 21 giugno, al sorgere del sole, un raggio di luce attraversa l’allineamento tra la Heel Stone e il centro del cerchio, marcando con precisione il solstizio d’estate. Questo evento era probabilmente centrale per le cerimonie religiose neolitiche, incentrate sulla fertilità e sulla rinascita.
Ancora oggi migliaia di persone si radunano a Stonehenge per assistere all’alba solstiziale, in una commistione di spiritualità, festa e fascino ancestrale.
Leggende e racconti tradizionali
Il mistero di Stonehenge ha dato origine anche a numerose leggende. Nel Medioevo si credeva che le pietre fossero state trasportate da giganti o da Merlino, il mago di Artù, che le avrebbe fatte arrivare magicamente dall’Irlanda.
Secondo altre narrazioni popolari, si tratterebbe di un tempio druidico, anche se storicamente i druidi arrivarono molto tempo dopo la costruzione del sito. Queste storie, pur lontane dalla verità storica, testimoniano l’aura simbolica e mitica che circonda il complesso.
Stonehenge oggi
Oggi Stonehenge è uno dei siti archeologici più visitati al mondo, riconosciuto come patrimonio UNESCO e protetto dal National Trust.
È oggetto di continui scavi e ricerche che utilizzano tecnologie di imaging del sottosuolo, radiocarbonio e analisi isotopiche. Le ultime datazioni, condotte su siti limitrofi come Flagstones, suggeriscono un’origine ancora più antica del previsto: almeno intorno al 3200 a.C.
Oltre all’interesse accademico, Stonehenge continua ad attrarre chi cerca una connessione con le energie della Terra o con una spiritualità arcaica.